Negli ultimi anni della sua vita Marc Fumaroli ripeteva sovente che considervava l’Italia una seconda patria e noi italiani – auto-denigratori per professione-gli eravamo grati di ricordarci qualche buona ragione per andare fieri del nostro paese. Aveva incominciato la sua esplorazione del Bel Paese da Napoli, agli inizi degli anni 1980, in una stagione culturale particolarmente felice per la città partenopea. Il suo amico Tullio Gregory, che vi dirigeva la Scuola di Studi Superiori per
La sua seconda patria
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